Gli studiosi sono concordi nell’affermare che il parlare più lingue costituisce una vera e propria palestra per il cervello, permette di acquisire contenuti culturali, punti di vista diversi e una maggiore apertura mentale.
A gennaio 2025, con l’apertura delle Universiadi invernali, la città di Torino diventa un’arena aperta a giovani studenti sportivi di tutto il mondo, che si incontreranno e confronteranno tra loro avviando un dialogo culturale ed esperienziale straordinario.
È in questo contesto che si inserisce la rassegna Sports et Divertissements ideata dal Conservatorio “G. Verdi” di Torino insieme all’Accademia Albertina di Belle Arti, lo IAAD-Istituto d’Arte Applicata e Design, il Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo e il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara, l’Università e il Politecnico di Torino, tutte Istituzioni partner del progetto “International Routes: Arts Creating Future”, finanziato dal Ministero Università e Ricerca con fondi PNRR.
Anche questo progetto nasce dall’unione di linguaggi diversi, mettendo fi anco a fianco nella progettazione e nella realizzazione studenti e artisti, docenti e relatori che creano e condividono col pubblico progetti e performance, confrontandosi su saperi ed esperienze, sperimentando la capacità di stare insieme e lavorare fi anco a fianco, scoprendo che anche in questo caso il parlare lingue diverse non divide ma unisce e permette davvero di acquisire punti di vista diversi.
Si uniscono in questo tratto di strada artisti che vengono da lontano, dalla Geidai University di Tokyo e dalla Meadows School of Arts di Dallas, così come i suoni della Fanfara della Brigata Taurinense, che traduce anche in musica l’impegno messo a disposizione dall’Esercito Italiano nei giorni delle Universiadi, mentre i giovani dei Conservatori di Torino, Cuneo e Novara intrecciano ritmi e repertori, l’Accademia di Belle Arti cura la grafica e gli artisti dello IAAD il fashion design, con l’Università che presenta un video dedicato al progetto e il Politecnico che partecipa alla rassegna con il coro PolitEtnico. Senza dimenticare una versione in chiave jazz dell’Inno Gaudeamus Igitur creata dal Conservatorio di Torino come omaggio a tutti i giovani sportivi universitari in arrivo in città e registrata presso il Centro di Produzione Rai di Torino, in collaborazione con Rai Radio.
I principali attori del sistema culturale e dell’Alta Formazione del nostro territorio sono quindi presenti in questa rassegna.
Parliamo linguaggi diversi, ma questa è la nostra forza ed è quello che raccontiamo nelle pagine di questo libretto e a tutti coloro che verranno a seguirci. Vi aspettiamo!

Scientists agree that speaking several languages is a real workout for the brain, allowing us to acquire cultural content, different points of view and greater open-mindedness.
In January 2025, with the opening of the Winter World University Games, the city of Turin becomes an open arena for young sports students from all over the world to meet and compare with each other, fostering an extraordinary cultural and experiential exchange. It is in this context that the Sports et Divertissements event is taking place, conceived by the “G. Verdi” Conservatory of Turin together with the Accademia Albertina di Belle Arti, the IAAD-Istituto d’Arte Applicata e Design, “G. F. Ghedini” Conservatory of Cuneo, “G. Cantelli” Conservatory of Novara, University and Polytechnic of Turin, all partner Institutions of the “International Routes: Arts Creating Future” project, funded by the Ministry of University and Research with PNRR funds.
This project, too, was born from the union of different languages, putting students and artists, teachers and speakers side by side in the design and implementation, creating and sharing projects and performances with the public, comparing knowledge and experiences, experiencing the ability to be together and work side by side, discovering that even in this case speaking different languages does not divide but unites and really allows to acquire different points of view.
Artists from as far afield as Geidai University in Tokyo and the Meadows School of Arts in Dallas join in this journey, as do the sounds of the Fanfara della Brigata Taurinense, which also translates into music the Italian Army’s contribution and commitment during the University Games. Young talents from the Conservatories of Turin, Cuneo, and Novara weave rhythms and repertoires, while the Academy of Fine Arts curates graphics and IAAD artists contribute through fashion design. The University of Turin adds a dedicated video presentation to the project, and the Polytechnic of Turin enriches the event with its PolitEtnico choir.
Not forgetting a jazz version of the Hymn Gaudeamus Igitur created by the Turin Conservatory as a tribute to all the young university athletes coming to the city and recorded at the Rai Production Center in Turin, in collaboration with Rai Radio.
The key players of the cultural system and Higher Education of our territory are therefore present in this review. We speak different languages, but this is our strength and this is what we tell in the pages of this booklet and to you who will come and follow us.
We look forward to seeing you!

Francesco Pennarola
Direttore del Conservatorio
“Giuseppe Verdi” di Torino

Musica e sport sono un binomio intimamente associato nella cultura classica: l’una e l’altro servivano a modellare l’uomo nella sua bellezza fisica e morale. Non a caso, la preparazione ginnica era accompagnata dal suono dell’aulòs, lo strumento a fiato più diffuso nella Grecia antica, il cui suono acuto e penetrante accompagnava e stimolava l’esercizio atletico; al lancio del giavellotto e del disco, al salto, alla lotta ci si allenava in presenza di un “auleta”, così come le sue note accompagnavano le gare di pentathlon.
Duemilacinquecento anni dopo, sono certamente mutate le forme e le modalità di espressione, ma non il messaggio: oggi come nel mondo antico, la musica e lo sport servono ad educare, a coltivare l’armonia dell’anima e del corpo. E ciò che è armonico nel singolo individuo, diventa armonico nella dimensione sociale in cui ognuno di noi è inserito. Per questo il nostro Conservatorio è onorato di esibirsi in occasione delle Universiadi: non è solo un saggio di musica in mezzo alle gare sportive, ma un messaggio più profondo, un modo per ribadire che la musica e lo sport fanno bene!

Music and sports are an intimately associated pair in classical culture: one and the other served to shape man in his physical and moral beauty. Not surprisingly, gymnastic training was accompanied by the sound of the aulòs, the most widely used wind instrument in ancient Greece, whose high-pitched, penetrating sound accompanied and stimulated athletic exercise; at javelin and discus throwing, jumping, and wrestling, one trained in the presence of an “auleta,” just as its notes accompanied pentathlon competitions.
Two thousand five hundred years later, the forms and modes of expression have certainly changed, but not the message: today, as in the ancient world, music and sports serve to educate, to cultivate harmony of soul and body. And what is harmonious in the individual becomes harmonious in the social dimension in which each of us is embedded. This is why our Conservatory is honored to perform at the Universiade: it is not just a music recital in the midst of sports competitions, but a deeper message, a way to reiterate that music and sports are good for you!

Gianni Oliva
Presidente del Conservatorio
“Giuseppe Verdi” di Torino